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Rapporto ISPRA 2019 sui Rifiuti Speciali

Presentato il 18 luglio u.s. a Roma presso il Senato il Rapporto ISPRA 2019 sui dati che si riferiscono al 2017.

Il Presidente dell’Istituto - Stefano Laporta – ha coordinato gli interventi istituzionali in particolare di Stefano Vignaroli (Presidente Commissione parlamentare sul traffico illecito di rifiuti) e di Mariano Grillo (Direttore Ministero Ambiente).

Lo scenario di riferimento è stato delineato dal Direttore Grillo, segnatamente sul recepimento delle Direttive del cd pacchetto Economia circolare (da recepire al luglio 2020), ma anche e soprattutto sull’attività ministeriale in relazione alla decretazione End of Waste (14 schemi in lavorazione).

La valutazione sulla gestione dei rifiuti speciali è stata valutata positivamente, ma è emersa anche per questa fattispecie la necessità di dotare il paese di nuova impiantistica e per questo è stato chiesto ai rappresentanti governativi di adoprarsi per la riduzione dei tempi e degli oneri amministrativi, per evitare che le imprese delocalizzino capitali e know how.

Sul Rapporto si evidenzia:

PRODUZIONE 2017

Sono stati prodotte 138.896.207 tonnellate di rifiuti speciali, di cui 129.226.731 tonnellate di non pericolosi e 9.669.476 tonnellate di pericolosi:

  1. 41,3% provenienti dalle costruzioni;
  2. 25,7% provenienti dal trattamento rifiuti e attività di risanamento;
  3. 21,5% provenienti da attività manifatturiere;
  4. 4,9% da servizi, commercio e trasporto;
  5. 3,7% da gestione reti fognarie, servizi idrici;
  6. 1,8% da produzione energia elettrica e gas, vapore e aria;
  7. 0,7% da estrazione minerali;
  8. 0,2% da agricoltura, caccia, silvicoltura, pesca;
  9. 0,2% da pubblica amministrazione e sanità.

 

  • 81 milioni di tonnellate di rifiuti speciali prodotti nel nord 58,3%);
  • 25 milioni di tonnellate di rifiuti speciali prodotti nel centro (18%);
  • 32,9 milioni di tonnellate di rifiuti speciali prodotti nel sud (23,7%).

 

GESTIONE 2017

Sono stati gestiti 147.130.299 tonnellate di rifiuti speciali, di cui circa 137,6 milioni di tonnellate non pericolosi e 9,5 milioni di tonnellate pericolosi:

  1. 67,4% avviati al recupero di materia;
  2. 10,9% operazioni varie di smaltimento;
  3. 10,9% messa in riserva;
  4. 8,2% smaltimento in discarica;
  5. 1,4% coincenerimento;
  6. 0,9% incenerimento;
  7. 0,4% deposito preliminare.

 

IMPIANTISTICA CORRELATA

Autorizzati 11.209 impianti:

  • 4.597 impianti per recupero di materia;
  • 1.558 impianti di autodemolizione;
  • 141 impianti di rottamazione;
  • 34 impianti di frantumazione;
  • 1.307 impianti produttivi che effettuano recupero di materia;
  • 696 impianti di trattamento chimico fisico biologico e ricondizionamento;
  • 1.943 impianti di stoccaggio;
  • 350 impianti di coincenerimento presso attività produttive;
  • 87 impianti di incenerimento;
  • 324 discariche;
  • 172 impianti di compostaggio e digestione anaerobica.