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Plastics tax? Dannosa per imprese e consumatori

Proposta nel Documento programmatico di Bilancio 2020 la cosiddetta "plastics tax" sugli imballaggi in plastica: 1 euro per kg con decorrenza dal 1° giugno 2020. La contrarietà di ASSORIMAP a una misura che colpisce sia imprese che cittadini.

Il Consiglio dei Ministri del 15 ottobre u.s. ha approvato il Documento programmatico di Bilancio 2020, dando il via all'iter che porterà entro fine anno all'approvazione della Legge di Bilancio 2020. Colpisce la misura che - secondo il Governo - avrebbe l'obiettivo di promuovere la sostenibilità ambientale: un'imposta sugli imballaggi in plastica con decorrenza dal 1° giugno 2020 con aliquota di € 1 per kg.

Per il Presidente di ASSORIMAP Walter Regis si tratta di "un inutile balzello" senza reali finalità a favore dell'ambiente, ma che al contrario si riversa pesantemente sulle imprese e, a valle, sui consumatori. Le imprese - ricorda Regis - già versano il contributo ambientale CONAI sugli imballaggi. 

Come rivedere dunque la misura? Possibilmente abrogandola del tutto, o quantomeno prevedendo la totale esenzione per la plastica riciclata, specie per i contenitori per liquidi che contengono almeno il 30% di riciclato.

La "plastics tax" va ad alimentare la forte campagna degli ultimi mesi da parte di istituzioni e media di accanimento contro la plastica, nonostante esistano oggi circuiti virtuosi di raccolta e riciclo degli imballaggi in plastica. 

Invece di promuovere il "plastic free", sarebbe più corretto favorire il "single use plastic free", in linea con la recente Direttiva europea contro la plastica monouso. 

 

Nel video, le dichiarazioni del Presidente Regis alle telecamere di Ricicla.tv