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Green Symposium 2020: sia prioritario il raggiungimento degli obiettivi di riciclo comunitari

The Green Symposium 2020, ASSORIMAP: nel recepimento delle nuove direttive UE è prioritario il raggiungimento dei nuovi obiettivi per il riciclo della plastica, con una definita progettazione finalizzata al riciclo che migliori la qualità del rifiuto. Positiva la concorrenza tra i sistemi di responsabilità estesa del produttore ma il peso della burocrazia in Italia frena i nostri operatori.

Napoli, 23 ottobre 2020 - La chiamata dell’Unione Europea per il New Green Deal voluto fortemente da Ursula von der Leyen passa dall’economia circolare. L’intero sistema Paese è chiamato a far convergere gli interessi economici e di sostenibilità ambientale seguendo nel recepimento nazionale tre priorità: garantire maggior efficienza del sistema del riciclo delle materie plastiche, obiettivi di riciclo più elevati e snellimento della burocrazia relativamente all’installazione di nuove capacità impiantistiche.

Paolo Glerean, componente del consiglio direttivo di ASSORIMAP associazione nazionale riciclatori e rigeneratori di materie plastiche, intervenuto al The Green Symposium 2020 nel tavolo di discussione dal titolo: Mercato interno e crescita impiantistica. Le uniche premesse all’economia circolare. Osservazioni allo schema di recepimento, ha individuato nel suo intervento le priorità da seguire nel recepimento delle nuove direttive europee sull’economia circolare nel settore delle materie plastiche e ha tracciato un percorso per il raggiungimento di tali urgenti necessità.

“L’efficienza passa attraverso il miglioramento della qualità del rifiuto e si ottiene migliorando la progettazione per il riciclo di beni e imballaggi, soprattutto attraverso lo strumento del contributo ambientale differenziato in base alla riciclabilità del singolo manufatto. Questo consentirà delle rese più alte del processo di raccolta - selezione - riciclo, che darà come risultato una riduzione del costo per tonnellata riciclata. Inoltre, con la nuova normativa, il confronto tra i sistemi di responsabilità estesa del produttore viene facilitato, permettendo di premiare i più performanti.

I nuovi obiettivi, più elevati, previsti dalla normativa, permetteranno un utilizzo della plastica sempre più circolare. Questo dovrebbe essere ulteriormente spinto da prescrizioni in merito a quantità minime obbligatorie di materiale riciclato nei manufatti/imballaggi. Per raggiungere gli obiettivi a costi sostenibili diverrà cruciale la progettazione per il riciclo in quanto, con la nuova metodologia di calcolo, gli scarti dell’attività di riciclo non verranno conteggiati nella totalità delle quantità riciclate, come avvenuto finora.

Nella UE Plastics Strategy - ha concluso Glerean - si prevede che in Europa al 2030 si dovranno aumentare di quattro volte le quantità riciclate di plastica rispetto al 2015. Gli sfidanti nuovi obiettivi di riciclo previsti dalla normativa necessitano più che mai di nuove capacità produttive. I mercati e gli operatori Europei stanno già investendo in tal senso per competere nell’aggiudicazione delle nuove quote di mercato. A fronte di questi nuovi scenari, gli operatori Italiani si trovano a fare i conti con il peso attuale della burocrazia nelle tempistiche delle pratiche di autorizzazione degli impianti, molto più lunghe di quelle dei competitor esteri che, quindi, potranno occupare prima queste nuove quote di mercato a discapito degli operatori Italiani”.