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Autorizzazioni EFSA per il riciclo di PET destinato al food contact: quattro associazioni scrivono alla Commissione Europea

Il ritardo nell'iter autorizzativo delle tecnologie per il riciclo di PET destinato al contatto con alimenti rischia di compromettere gli obiettivi del Green Deal UE e del piano d'azione per l'economia circolare: la denuncia arriva da quattro associazioni di settore coinvolte nell'attività - Petcore Europe, Plastics Recyclers Europe, Natural Mineral Waters Europe e Unesda - che hanno inviato una lettera alla Commissione europea al fine di accelerare la concessione delle autorizzazioni.

Il via libera all'impiego di tecnologie di riciclo è infatti compito della Commissione, sentito il parere scientifico dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) sulla base dei cosiddetti "challenge test", con i quali si determina la purezza e la sicurezza dei materiali rigenerati ottenuti dai processi ai fini di un riutilizzo a contatto con alimenti, per esempio da bottiglia a bottiglia, in conformità con il Regolamento della Commissione CE 282/2008.

"Le autorizzazioni sono in sospeso da anni - denunciano le quattro associazioni -. La loro pubblicazione, insieme con il nuovo regolamento, era prevista nei primi mesi del 2020. All'inizio di quest'anno, la Commissione ha comunicato che il rilascio sarebbe avvenuto alla fine di febbraio. Tuttavia, non abbiamo ricevuto ad oggi alcun aggiornamento".
"A causa di questa inattività a livello UE - continua la lettera -, i pareri dell'EFSA sono ormai diventati uno standard per la maggior parte degli Stati membri; il che ha portato le autorità nazionali per la sicurezza alimentare a non fornire più valutazioni di sicurezza per gli imballaggi a contatto con gli alimenti". In alcuni paesi - sottolineano i firmatari - la legislazione vigente richiede persino un parere positivo dell'EFSA e lo stesso parere viene richiesto come parte della documentazione che i produttori dei contenitori devono fornire per dimostrare la conformità alle disposizioni generali di sicurezza del regolamento quadro dell'UE (CE) n. 1935/2004.

Fonte: Polimerica