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Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile: le riflessioni del neo Ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani

Roma, 3 marzo 2021 - Intervenuto in diretta alla Conferenza preparatoria della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, il Ministro Cingolani ha aperto un’approfondita riflessione sul concetto di transizione ecologica e sulle nuove sfide che il MiTE dovrà affrontare. Tra i temi toccati nel suo intervento, anche quelli dell'inquinamento chimico e della gestione dei rifiuti. In particolare, la definizione della plastica da parte del Ministro come "materiale geniale per molte delle soluzioni e delle possibilità che apre" fa ben auspicare ASSORIMAP per quello che pare definirsi da subito come un approccio scientifico alla "questione plastica", piuttosto che come un generico proclama "plastic free".

"ASSORIMAP esprime piena condivisione per l'intervento di Cingolani, dichiarando sin da subito la massima disponibilità nel nuovo percorso verso la transizione green che il Ministro saprà indicare": così il Presidente Regis a commento delle dichiarazioni di Cingolani.

Per il video dell'intervento, cliccare qui.

 

PNRR: ASSORIMAP audita il 1 marzo 2021 in Commissione Ambiente - Senato

Si è tenuta il 1 marzo u.s. in videoconferenza l’audizione di ASSORIMAP dinanzi alla XIII Commissione Territorio, ambiente, beni ambientali del Senato sul Piano Nazionale di ripresa e resilienza (Recovery Plan).

Come già dinanzi alla Commissione Ambiente della Camera il 9 febbraio u.s., l’audizione è stata occasione per presentare le richieste del settore del Riciclo e in particolare per lo sviluppo e il sostentamento del comparto del riciclo delle materie plastiche secondo gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea.

Tra le proposte presentate: l’introduzione di un Contributo Straordinario Finanziario per gli anni 2021/2022 per ogni tonnellata di materiale Recuperato da Rifiuti e trasformato in “End of Waste” (EoW) o Materia Prima Seconda (MPS) a favore degli Impianti di Trattamento di Rifiuti per la Produzione di EoW e/o MPS derivanti dai Rifiuti attraverso Trattamenti Meccanici; l’aumento della Copertura Finanziaria prevista per il Credito d’Imposta inserito nel decreto “Crescita”; l’introduzione di un Finanziamento ad hoc per gli anni 2021/2022 dedicato agli Impianti di Recupero dei predetti rifiuti per il rinnovamento del Parco Impiantistico. In sostanza quest’ultimo punto dovrebbe stimolare la maggiore produzione di materiale riciclato per raggiungere gli obiettivi di Circular Economy.

 

A questo link il video completo dell'audizione, con l'intervento del Presidente Regis a partire dal min. 17:56.

 

Economia circolare, le imprese chiedono di più dal Recovery plan: "Servono 2,6 miliardi per le imprese del riciclo"

La svolta green, ripetutamente invocata negli ultimi mesi come volano su cui costruire crescita e sviluppo per il nostro Paese, sembra ancora una mera dichiarazione di intenti. All'interno delle versioni che sono circolate fino a oggi del PNRR si registra l'assenza di risorse destinate alle aziende dell'economia circolare e in particolare alle imprese del riciclo della carta, plastica e metalli che vengono totalmente ignorate nonostante siano un motore fondamentale della green economy. Servono almeno 2,625 mld, altrimenti i tanti annunci della politica resteranno lettera morta.

E' questo uno dei messaggi principali emersi durante il webinar su "Recovery Fund: luce verde sull'economia circolare. Un'occasione da non sprecare", in cui le Associazioni delle imprese del settore, Assorimap, Assofermet ed Unirima, si sono confrontate con deputati e senatori che in Parlamento si occupano della materia.

"Il confronto tra politica e imprese è un ingrediente fondamentale nella ricetta di rilancio del nostro Paese. Durante l'elaborazione della bozza di 'Recovery Plan' è stata più volte citata la 'svolta green' come architrave delle proposte italiane. Tuttavia, quanto abbiamo letto sinora è certamente inferiore alle aspettative e soprattutto al fabbisogno reale del Paese", ha sottolineato Francesco Sicilia, Direttore Generale di Unirima.

 "Il nostro Paese si caratterizza per tempi troppo lunghi in ogni aspetto, a partire dalla realizzazione degli impianti. In media da noi ci vogliono due anni, all'estero sei mesi. Si tratta di una differenza che produce un gap competitivo strutturale che incide pesantemente. Il livello degli investimenti stanziati nel PNNR deve lievitare anche e soprattutto in questo senso", ha affermato Walter Regis, Presidente di Assorimap.

"Quanto previsto fino a oggi non sembra recepire questa esigenza strutturale. In particolare, viene ancora marginalizzata la componente legata all'innovazione tecnologica, che non può più essere considerata un orpello oppure un elemento opzionale, ma si configura come assoluta necessità", osserva Cinzia Vezzosi, Presidente di Assofermet.

 

Qui il link per rivedere l'evento.

Plastic tax italiana: confermata la proroga al 1° luglio 2021

Il 30 dicembre scorso è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020 n. 178 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”).

All'art. 1, commi 1084 e 1085 si fa riferimento rispettivamente all' “Imposta sul consumo dei manufatti con singolo impiego, rinvio e modifiche della plastic tax” e alle “Disposizioni per favorire i processi di riciclaggio del polietilentereftalato utilizzato negli imballaggi per alimenti”. Come preannunciato già nelle bozze della Manovra, viene confermato lo slittamento della Plastic tax al 1° luglio 2021.

Inoltre al comma 1085 dello stesso articolo 1, in relazione alle disposizioni che sanciscono la possibilità di utilizzo di RPET fino al 100% negli imballaggi per alimenti, si sostituisce il regime sperimentale (previsto originariamente nel c.d. DL Agosto) in avvio dal 1° gennaio 2021 con la definitiva approvazione delle nuove previsioni.  

 

Plastics tax europea pubblicata in Gazzetta

E' stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea la Decisione 2020/2053 del Consiglio del 14 dicembre 2020 relativa al sistema delle risorse proprie dell’UE.

Nella Decisione viene confermata la c.d. "plastics tax" europea corrispondente a 800 euro per ogni tonnellata di imballaggi in plastica non riciclata, a carico degli stati membri.

A partire dal 1° gennaio 2021 verrà quindi applicata una aliquota uniforme pari a 0,80 euro per chilogrammo sul peso dei rifiuti di imballaggio di plastica non riciclati generati in ogni Stato membro. Per alcuni paesi è prevista una riduzione forfettaria annua del contributo, al fine di evitare effetti eccessivamente regressivi sui contributi nazionali, che nel caso dell'Italia è fissata in 184 milioni di euro.